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Il Visto turistico per gli Stati Uniti

Moltissimi ci scrivono per avere informazioni sul visto turistico B2 e tanti hanno idee confuse riguardo molti aspetti.

Con questa pagina vorrei darvi più informazioni possibile su come ottenere il visto, su chi deve chiederlo e quali sono le conseguenze di un eventuale rifiuto.

Chi deve chiedere un visto B1/B2 per recarsi negli USA come turista?

– Tutti i cittadini, italiani e non, che non hanno il diritto a viaggiare tramite il programma di viaggio senza visto, ovvero il Visa Waiver Program (ESTA). Per conoscere le condizioni richieste dal programma, vi rimando alla pagina dedicata.

– Tutte le persone che, pur avendo diritto a viaggiare con l’Esta, vogliono restare negli Usa più di 90 giorni consecutivi per turismo o per affari (partecipare a conferenze, seguire corsi di inglese della durata di massimo 18 ore a settimana e oltre 90 giorni, stringere accordi per conto della propria azienda, ecc.)

– Chi ha un precedente rifiuto di un visto di qualunque tipo

– Chi è stato respinto all’ingresso degli Stati Uniti

– Chi non ha avuto l’autorizzazione a viaggiare con l’Esta (“Travel not Authorized”)

NB: Chi decide di chiedere un visto turistico deve tenere a mente che un rifiuto avrà come conseguenza il non poter più viaggiare negli Usa con l’Esta e quindi soltanto l’ottenimento di un visto potrà permettergli di andare negli Stati Uniti.

Quali sono i requisiti richiesti dalla legge di immigrazione per un visto turistico?

Premesso che il presupposto della legge è che chi chiede il visto è considerato come un potenziale immigrante, i requisiti richiesti sono di dimostrare che:

– lo scopo del viaggio è puramente turistico o per affari;

– si intende rimanere negli Usa per un periodo di tempo specifico e limitato;

– la propria residenza è al di fuori dagli Stati Uniti ed obblighi e legami garantiscono il ritorno al Paese di residenza al termine della viaggio.

Quali documenti si devono presentare per dimostrare tali requisiti?

Purtroppo non esistono documenti specifici che valgono per tutti, in quanto ogni caso è diverso dall’altro, tuttavia chi chiede un visto per affari dovrà dimostrare lo scopo preciso del viaggio, tramite per esempio una lettera dell’azienda che attesti i motivi e la durata dello stesso nonché l’intenzione della ditta di sostenere i costi.
Chi deve viaggiare per turismo, porterà la documentazione relativa alla sua situazione economica, lavorativa, familiare.

Come si avvia la pratica di richiesta?

Il procedimento di richiesta è il seguente:

compilazione del modulo DS-160;

prenotare appuntamento al consolato (15 euro la chiamata nei giorni e orari previsti);

– pagamento della tassa consolare di 160 dollari (l’importo esatto verrà comunicato dal Call Center nell’email di conferma dell’appuntamento);

– portare all’appuntamento il passaporto, duplice copia del pagamento della tassa consolare, foto tessera oltre a quella caricata online e tutta la documentazione che attesti i legami con l’Italia.

Quanto dura il visto B2 e quante volte posso usarlo?

Il visto turistico ha solitamente una validità di 10 anni, se non specificato diversamente. Se il visto viene rilasciato a entrata multipla, si ha la possibilità di fare più viaggi fino alla scadenza, ogni viaggio non deve superare i 6 mesi consecutivi (se non specificato diversamente tramite il timbro all’arrivo negli Usa).
Se invece viene rilasciato un visto a entrata singola, si potrà fare soltanto un viaggio nell’arco dei 10 anni o comunque entro la expiration date indicata, della durata massima di 6 mesi consecutivi, sempre che non venga specificato diversamente.

Alla scadenza del visto, sarà necessario ripetere l’intera procedura per la richiesta di un nuovo visto, ma se hai determinati requisiti puoi evitare una nuova intervista.

Ultimi aggiornamenti Covid-19

Requisiti per i viaggiatori aerei negli Stati Uniti in vigore dall’8 novembre 2021

A partire dall’8 novembre 2021 prima di imbarcarsi su un volo per gli Stati Uniti da un paese straniero, tutti i passeggeri aerei di età pari o superiore a 2 anni devono presentare alla compagnia aerea un risultato negativo del test virale COVID-19 o attestarne la ripresa negli ultimi 90 giorni qualora si fosse contratto il virus. I passeggeri aerei saranno inoltre tenuti a confermare sotto forma di attestato che le informazioni presentate siano vere.

Se sei completamente vaccinato il test virale deve essere condotto su un campione prelevato non più di 3 giorni prima della partenza del volo. Se, invece, non sei completamente vaccinato il tampone deve essere effettuato non più di 1 giorno prima della partenza.
Se ti sei recentemente ripreso dal COVID-19 puoi viaggiare con la documentazione di recupero da COVID-19, ovvero il risultato positivo del test virale effettuato non più di 90 giorni prima della partenza e una lettera di un operatore sanitario autorizzato o di un funzionario della sanità pubblica che attesti che sei stato autorizzato a viaggiare.

Quando sei considerato completamente vaccinato per viaggiare verso gli USA?

  • 2 settimane (14 giorni) dopo la dose di un vaccino monodose accettato;
  • 2 settimane (14 giorni) dopo la seconda dose di una serie di 2 dosi accettata;
  • 2 settimane (14 giorni) dopo aver ricevuto la serie completa di un vaccino COVID-19 accettato (non placebo) in uno studio clinico;
  • 2 settimane (14 giorni) dopo aver ricevuto la serie completa di un vaccino Novavax (o Covavax) COVID-19 (non placebo) in uno studio clinico di fase 3;
  • 2 settimane (14 giorni) dopo aver ricevuto 2 dosi di qualsiasi combinazione “mix-and-match” di vaccini COVID-19 accettati e somministrati a distanza di almeno 17 giorni l’uno dall’altro.

I centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) hanno stabilito che, ai fini dell’ingresso negli Stati Uniti, i vaccini accettati includeranno quelli approvati o autorizzati dalla FDA e i vaccini inclusi nell’elenco d’uso di emergenza (EUL) dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS ): tra questi attualmente ci sono il Pfizer, il Moderna, il Johnson & Johnson, ma anche vaccini come AstraZeneca (lista d’emergenza).